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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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La Voce n.46 del (n)PCI

Dalla protesta
alla lotta per il potere!

Organizzarsi ovunque per costituire
il Governo di Blocco Popolare!

Questo è il programma che bisogna propagandare nel corteo del 12 aprile

 Comunicato CC - 4 aprile 2014

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Comunicato CC 15/2014 - 16 aprile 2014

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Per cambiare il corso delle cose

organizzarsi ovunque per costituire il Governo di Blocco Popolare!

Dalla protesta alla lotta per il potere!

 

Solidarietà indiscriminata con i manifestanti arrestati e denunciati!

 

 

Sabato 12 aprile i vertici della Repubblica Pontificia (RP) hanno scatenato la furia criminale dei loro mercenari contro la grande manifestazione di Roma. È la conferma che le masse popolari non devono attendersi niente di buono dal governo Renzi-Berlusconi. All’indignazione crescente di settori sempre più ampi delle masse popolari lo Stato risponde con la forza e l’arroganza, cercando di isolare e criminalizzarne gli esponenti più generosi delle masse popolari per demoralizzare e sottomettere tutti. Per questo la più ampia e indiscriminata solidarietà con gli arrestati e i denunciati è un dovere elementare per ogni elemento cosciente del nostro campo. Resistenza dei compagni colpiti, lotta contro la repressione, solidarietà: questa è la linea. La giustizia borghese è repressione contro le classi popolari, è protezione e immunità per gli esponenti delle classi dominanti: Berlusconi, Napolitano, Dell’Utri e una lunga fila di altri loschi individui alla testa delle istituzioni della RP, dell’economia e delle finanze lo testimoniano.

Contro le masse popolari il governo Renzi-Berlusconi applica e applicherà il “programma comune della borghesia imperialista”, come i precedenti governi di Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti e Enrico Letta. Manovre e contorsioni si alternano, si combinano, si rinnovano, cambiano sceneggiate e attori, ma il corso generale delle cose è dettato dalla crisi generale del capitalismo che ha assunto la forma di sottomissione universale alle esigenze della massa enorme e crescente di capitale finanziario in cerca di valorizzazione. Più cresce la massa di denaro in mano ai caporioni del capitale finanziario, meno denaro è disponibile per i redditi delle masse popolari e i servizi pubblici.

La defenestrazione di Ratzinger, l’ascesa di Bergoglio alla testa della Corte Pontificia e l’installazione di Matteo Renzi al posto di Enrico Letta sono tutti indizi che ai vertici della RP si è rafforzato il partito meno ligio all’Unione Europea e al “pilota automatico” di Mario Draghi. Questo aumenterà i contrasti in seno ai gruppi imperialisti europei e tra questi e i gruppi imperialisti americani, ma per le masse popolari italiane cambiano solo le misure concrete con cui viene applicata la stessa politica di immiserimento e di rapina, di eliminazione dei diritti conquistati, di peggioramento e riduzione dei servizi pubblici, di privatizzazione dei beni e delle aziende pubbliche, di inquinamento, di devastazione del territorio e di guerra. Con le masse popolari il “partito americano” non è più benevolo del “partito europeo”: quello che dà (anzi per ora solo promette) a qualcuno, lo toglie ad altri. Se mette dieci da una parte, ne toglie quindici da un’altra e complessivamente, per l’insieme delle masse popolari, proseguono la diminuzione del reddito, la limitazione dei diritti e l’emarginazione sociale. Il “partito americano “ è il partito della moltiplicazione dei teatri di guerra e delle persecuzioni razziali come e più del “partito europeo”. Il corso reale delle cose smentisce le aspettative di chi con le buone (infilandosi nelle istituzioni, candidandosi alle elezioni europee o amministrative, supplicando) o con le cattive (protestando) conta di riuscire a far fare alla Repubblica Pontificia una politica meno ostile alle masse popolari.

 Solo mobilitandosi e organizzandosi per soddisfare direttamente le proprie esigenze, solo rendendo la vita impossibile alle autorità della Repubblica Pontificia, solo con la costituzione di un proprio governo d’emergenza e facendolo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia, le masse popolari possono cambiare il corso delle cose. La sincerità dei propositi, la capacità e l’utilità dei candidati per le prossime elezioni europee e amministrative si misura da quanto già ora contribuiscono a mobilitare e organizzare le masse popolari perché costituiscano un loro governo d’emergenza.

Protestare contro le politiche antipopolari del governo Renzi-Berlusconi, dell’Unione Europea e della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti è giusto ma non basta! Bisogna passare dalla protesta alla costituzione di Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista e di Organizzazioni Popolari in ogni azienda pubblica e in ogni zona!

 

La masse popolari organizzate possono cambiare il corso delle cose imposto dalla crisi generale del capitalismo. La soluzione non è né la crescita indiscriminata di ogni produzione né la concorrenza con gli altri paesi. Bisogna che sia il governo del nostro paese a regolare la nostra produzione e le nostre relazioni internazionali. Bisogna stabilire rapporti di scambio, collaborazione e solidarietà con tutti i paesi disposti a stabilirli con noi. Bisogna far produrre alle fabbriche e alle aziende del nostro paese quello che serve a noi e ai popoli con cui abbiamo rapporti. Bisogna sviluppare le produzioni e i servizi che ci servono effettivamente e promuovere con ogni mezzo la partecipazione di tutta la popolazione alla gestione della società e al suo patrimonio culturale, all’arte, alla ricerca, allo sport, alle attività ricreative. Bisogna riorganizzare l’intero sistema delle relazioni sociali. Questo è il corso delle cose che il Governo di Blocco Popolare (GBP) può e deve avviare. Tutto questo è semplice, è possibile, ma per questo bisogna imporre un governo basato sulle Organizzazioni Operaie e Popolari, le istituzioni di un nuovo sistema di potere e di governo.

Bisogna creare le condizioni per costituire il Governo di Blocco Popolare e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia!

 

Il nuovo Partito Comunista Italiano promuove con tutte le sue forze in ogni angolo del paese le condizioni per la costituzione del GBP: moltiplicare il numero delle OO e OP, coordinarle tra loro, orientarle tutte verso l’obiettivo comune della disobbedienza alle autorità della RP fino a far ingoiare ai suoi vertici la costituzione del GBP.

Il programma del GBP è riassunto nelle Sei Misure Generali:

  1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

  2.  Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

  3.  Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per partecipare alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).

  4.  Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

  5.  Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

  6.  Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con tutti i paesi disposti a stabilirle con noi.

 

Gli esponenti più generosi e lungimiranti delle masse popolari devono arruolarsi nel Partito Comunista, costituire ovunque nella clandestinità Comitati di Partito e partecipare alla scuola di comunismo che il Partito promuove.

 

Avanti con la costruzione della rete clandestina dei Comitati di Partito perché le lotte delle masse popolari divampino sempre più forti alla luce del sole!

 

 

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