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Viva la vittoria di Hamas in Palestina!

Le elezioni palestinesi del 25 gennaio scorso sono un segnale importante per il movimento comunista e antimperialista che va sviluppandosi in tutto il mondo. La vittoria di Hamas è un passo avanti nel processo di emancipazione delle masse popolari arabo-musulmane dalla borghesia imperialista sionista e Usa. La concezione religiosa di Hamas, che è già meno “totalitaria” e “integralista” di come la dipinge la stampa borghese, si misurerà con la realtà. Cresce inoltre la contraddizione tra gli ebrei residenti in Palestina e i sionisti che impongono loro il loro stato razzista e teocratico e la persecuzione degli arabi (senza distinzione di religione). Hamas e il FPLP postulano entrambi un unico stato palestinese plurirazziale e plurireligioso. Sarà ancora lunga ma ci arriveranno.

Nei paesi arabo-musulmani si sta sempre più sviluppando una rivoluzione democratica antimperialista che, a causa della debolezza del movimento comunista nei paesi imperialisti, è diretta da preti, dal clero, ma solo da una parte di esso: quella che equivale nei paesi musulmani a quello che furono in America Latina i Teologi della Liberazione (che allora però si avvalevano dell’esistenza di un movimento comunista forte). L’esperienza di mobilitazione di lotta che la masse popolari palestinesi stanno conducendo è una ricchezza per tutte le masse popolari arabo-musulmane, che di vittoria in vittoria non solo riusciranno a cacciare gli imperialisti dai loro paesi, ma saranno di esempio per tutti i popoli oppressi. In questa esperienza troveranno anche la strada per liberarsi delle arretratezze di cui sono ancora impregnate stante il permanere di una direzione borghese nelle loro fila e di una corrispondente concezione arretrata della stessa lotta in corso. Questa rivoluzione democratica antimperialista è un processo concreto che segue una via determinata anche dal grado di autonomia ideologica dei dirigenti di questo processo dalle concezioni borghesi e di asservimento agli imperialisti. Il procedere della lotta e i successi in essa conseguiti sono passi in avanti nello sviluppo di questa autonomia.

Imperialisti e sionisti sono nei guai. I segnali del loro impantanarsi richiamano alla memoria la sonora sconfitta in Vietnam. Le vicende delle carceri segrete e della tortura sono sotto gli occhi di tutti e mostrano il vero volto delle “operazioni umanitarie” degli imperialisti, mettono in luce una parte di verità sul ruolo che essi svolgono nelle loro operazioni di “esportazione della democrazia”. Le stesse affermazioni della Rice sui risultati delle elezioni in Palestina la dicono lunga su cosa significa esportare la democrazia per le dittature borghesi imperialiste. Le operazioni condotte dai combattenti delle resistenza irachena, afgana, palestinese, ecc. che gli imperialisti chiamano terroristiche sono la forma concreta in cui si sviluppa la resistenza contro gli stessi imperialisti (in particolare sionisti e USA) che opprimono, sfruttano e massacrano il popolo palestinese, afgano, iracheno, ecc. Nella storia del nostro paese abbiamo esempi eroici delle cosiddette “operazioni terroristiche” condotte dai nostri gloriosi partigiani contro i nazifascisti. I veri terroristi sono gli imperialisti che imprigionano, bombardano, torturano, le masse popolari dei paesi arabi e che seminano morte, distruzione e fame in ogni angolo del mondo.

I comunisti devono appoggiare fermamente e senza riserve la rivoluzione democratica antimperialista delle masse popolari arabo-musulmane e schierarsi decisamente e concretamente in loro sostegno.

Viva la lotta dei popoli arabimusulmani contro la borghesia imperialista!

Viva la vittoria elettorale di Hamas!

Sostenere la rivoluzione democratica antimperialista delle masse popolari arabemusulmane!

La lotta dei popoli oppressi dall’imperialismo rafforza la rinascita del movimento comunista!