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La Voce 44 del (nuovo)Partito comunista italiano

La forza motrice

I capitalisti sono ben lungi dall’essere onnipotenti, anzi! Tutti gli avvenimenti di questi giorni, dal colpo di Stato di aprile, alle commissioni di saggi, a PRISM (Edward Snowden, ecc.) lo confermano: arrancano.

L’obiettivo dell’instaurazione del socialismo, è realizzabile: sembra irraggiungibile se confrontiamo direttamente l’obiettivo con lo stato attuale delle cose come le due sponde di un largo burrone, ma solo perché non consideriamo che per passare dallo stato attuale delle cose al socialismo, vi è un processo di passi e salti che porta dallo stato attuale all’obiettivo e che questo processo è a grandi linee chiaro.

La forza motrice principale di questo processo è costituita dalla combinazione di partito comunista e OO (gli operai organizzati): da qui la grande potenzialità e responsabilità degli operai (i dipendenti da aziende capitaliste) che oggi, nonostante riduzioni, delocalizzazioni e chiusure, nel nostro paese sono ancora almeno 6 milioni e quindi sono ben in grado di diventare gruppo trainante per disoccupati, precari, giovani, dipendenti pubblici, casalinghe, emarginati, ecc. (gli altri 34 milioni di adulti delle masse popolari se includiamo anche i pensionati).

Gli operai avanzati che hanno ancora il “privilegio” di lavorare in aziende con contratto a tempo indeterminato, devono approfittare delle condizioni favorevoli all’organizzazione offerte dal lavorare in aziende, per costituire OO e con queste, oltre a dirigere i loro compagni di lavoro, proiettarsi anche all’esterno. Insomma: non basta lamentarsi per i 3 - 6 milioni di disoccupati e precari! Bisogna considerare i 6 milioni di operai ancora occupati: che non aspettino di essere licenziati per organizzarsi. È anche il principale modo (l’unico in definitiva efficace) per costringere i sindacati a mettersi in riga. Denunciare le malefatte di Camusso, Landini, ecc. non basta: molti le conoscono per esperienza. Bisogna offrire una linea di lotta vincente e creare le condizioni per praticarla. Allora saranno i sindacalisti a correrci dietro, a fare quello che diciamo noi per non perdere ogni seguito e prestigio. Ma per fare questo occorre saper vedere cose che normalmente non si vedono. Occorre assimilare il materialismo dialettico. Per questo servono Comitati di Partito costituiti clandestinamente nelle aziende. CdP clandestini e OO si sostengono e alimentano a vicenda e fanno vedere i sorci verdi ai sindacalisti venduti od opportunisti. Questo è “passare dalla difesa all’attacco”.