La Voce 48

del (nuovo)Partito comunista italiano


anno XVI
novembre 2014


Elevare la nostra pratica al livello della nostra teoria!


Il Partito comunista eleva il livello dei suoi membri predisponendo per ognuno percorsi di formazione (di studio), conducendo processi di CAT (critica, autocritica e trasformazione delle concezione del mondo, della mentalità e in una certa misura anche della personalità degli individui) e soprattutto conducendo un’efficace lotta politica (lo sviluppo della GPR) con cui rafforza la direzione che esercita sulle masse popolari e la espande integrando via via nel partito e nelle sue organizzazioni di massa una parte più vasta delle masse popolari, orienta il corso delle cose e costruisce il Nuovo Potere. Dico soprattutto perché percorsi di studio e processi di CAT sono finalizzati al lavoro esterno: il livello del lavoro esterno, della promozione sistematica della GPR sono la misura della loro riuscita.

Fare la rivoluzione socialista in un paese imperialista è un’impresa complessa come costruire un grattacielo o compiere una qualsiasi altra grande impresa (es. l’invio di uomini su Marte) che finora gli uomini non hanno ancora mai compiuto. Si tratta di mobilitare e mettere all’opera le persone necessarie per numero e competenze, comporle in organismi (comitati o commissioni), acquisire le conoscenze necessarie e applicarle.

Noi comunisti siamo i promotori della GPR. Ciò che oggi dobbiamo studiare, non è principalmente cosa fanno e tanto meno cosa dicono i nemici delle masse popolari (la borghesia imperialista e il suo clero) né gli esponenti della sinistra borghese. Il corso effettivo delle cose sorpassa e spesso è del tutto in contrasto con i comportamenti individuali e ancora più con i discorsi dei portavoce e degli intellettuali della borghesia imperialista, del suo clero e degli esponenti della sinistra borghese. Alcuni compagni passano ore ogni giorno su Internet a raccogliere notizie e discorsi. Si fanno inondare da una cultura fatta di molte conoscenze senza qualità. Le singole informazioni sono prive di qualità, spesso sono contraffazioni unilaterali degli avvenimenti e a volte addirittura menzogne e invenzioni appositamente diffuse per intossicare le menti e i cuori. A parlare e scrivere sono per lo più persone che, se anche non mentono o travisano volutamente o per la superficialità di chi non è pagato per studiare e pensare ma solo per parlare e scrivere, non hanno gli occhiali adatti (la concezione comunista del mondo) per conoscere il mondo, vedere le relazioni che esistono tra le cose che constatano: immaginate stregoni e guaritori che fanno il resoconto di una epidemia. Sono discorsi di persone che sbrodolano opinioni e impressioni come se fossero verità. La borghesia non può fare di più: cerca di compensare (nascondere) con la quantità e la contraffazione la mancanza di qualità. Ma noi comunisti, senza qualità non progrediamo nella trasformazione del mondo, la rivoluzione socialista, la conquista del potere. Frequentare Internet e leggere giornali senza ragionare con la propria testa, è essere vittime dell’opera di diversione e intossicazione che è una delle componenti del primo dei cinque pilastri della controrivoluzione preventiva (Manifesto Programma, cap. 1.3.3.).

Nella letteratura del Partito vi è la risposta ragionata, argomentata ed esauriente (per quanto può esserlo una risposta basata sull’esperienza ma non ancora messa alla prova della pratica), a gran parte dei quesiti che sorgono dall’esperienza individuale e collettiva di ogni membro del Partito, a gran parte delle domande che ci vengono poste da compagni e avversari e delle obiezioni dei nostri nemici. A molti compagni che chiedono chiarimenti, dobbiamo solo rispondere di studiare la letteratura del Partito e indicare per ogni questione i testi più adatti. Il Partito è un collettivo: ogni problema viene studiato a fondo da alcuni membri e il risultato è messo a disposizione di ogni membro: questo è uno degli elementi di forza del Partito, che lo fa enormemente più forte e capace della somma dei suoi singoli membri. Ovviamente ogni compagno deve leggere e usare il patrimonio intellettuale del Partito non ciecamente ma ragionando con la sua testa: la pratica è sempre più ricca della teoria, il particolare e il concreto non ricalcano mai esattamente il generale, il concreto è sempre combinazione (sintesi) di molte categorie (per loro natura astratte).

Quello che manca ancora oggi nel patrimonio del Partito sono indicazioni, principi, criteri e regole in campo organizzativo e poi manca l’applicazione pratica. Per questo inalberiamo la parola d’ordine “Elevare la nostra pratica all’altezza della nostra teoria!”.

Ne segue che il Centro del Partito deve condurre percorsi di formazione e processi di CAT, selezionare i dirigenti in base ai risultati, lanciarli a condurre esperienze-tipo. Un generale e uno Stato Maggiore possono arruolare e addestrare un esercito e condurlo in battaglia mentre al contrario nessun esercito può formarsi, esistere e combattere senza generali e Stato Maggiore.

Il nostro compito basilare, preliminare, propedeutico all’azione è consolidare e rafforzare il partito comunista conducendo la riforma morale e intellettuale (processi di CAT e percorsi di formazione) dei suoi membri e reclutando operai (lavoratori delle aziende capitaliste) e lavoratori delle imprese pubbliche, portandoli a costituire in ogni azienda capitalista Organizzazioni Operaie (OO) e in ogni azienda pubblica, scuola, università e servizio Organizzazioni Popolari (OP) che “occupino” le aziende e “escano” dalle aziende conducendo operazioni di GPR.

Il partito non recluta unicamente e tanto meno principalmente tramite le lotte rivendicative e sindacali. Il partito arruola in ogni ambiente i più generosi e combattivi tra i lavoratori avanzati delle quattro categorie, conquistandoli alla concezione comunista del mondo. Questo procedura di arruolamento è particolarmente adatta per arruolare operai, che dall’insieme delle condizioni sociali in cui vivono sono predisposti più degli altri a comprendere e assimilare la concezione comunista del mondo. Tuttavia in qualunque ambiente un membro del Partito deve stabilire rapporti personali con gli elementi avanzati, indipendentemente dal fatto che siano in corso agitazioni, proteste o lotte rivendicative e “fare scuola di comunismo” (Manifesto Programma, pag. 262), una scuola viva, personalizzata e basata sul concreto, che insegna a chiedersi il perché delle cose e a pensare scientificamente. Deve in sintesi promuovere in ognuno dei lavoratori e degli altri individui avanzati lo sviluppo dei suoi aspetti positivi mirando a reclutarlo al Partito.

Oggi il Partito conquista nuovi membri che per lo più vengono a noi “perché non c’è niente di meglio” e ognuno di loro porta con sé anche gli aspetti morali, intellettuali e psicologici deleteri su cui la borghesia nei paesi imperialisti basa e con cui mantiene il suo dominio. Per questo i processi di CAT sono particolarmente importanti. La buona gestione (la soluzione) delle proprie angosce e degli altri problemi personali sta per ogni individuo malformato e deformato dal regime di controrivoluzione preventiva dei paesi imperialisti, nell’uscire da se stessi, dal ripiegamento individualistico su se stessi che la borghesia imperialista e il clero sono riusciti a imporre quasi universalmente nei paesi imperialisti grazie al declino del movimento comunista (causato dalla prevalenza della direzione delle destra - i revisionisti moderni - che la sinistra non ha saputo contrastare a causa della propria arretratezza).

La buona gestione (la soluzione) delle proprie angosce e degli altri problemi personali sta nell’uscire dall’individualismo e occuparsi della società, del sistema di relazioni sociali, perché le angosce e gli altri problemi individuali nascono dal ripiegamento individualistico su se stessi, dalla rinuncia a vivere e trasformare una società che invece di fatto lega strettamente l’uno all’altro gli individui in una misura in cui nessuna società finora mai li aveva legati. Gli individui sono malati perché la società è ammalata. Per guarire, gli individui devono prendere in mano il governo del sistema delle proprie relazioni sociali: indietro, alle società primitive di ieri, non è possibile ritornare.

La depressione, una malattia largamente diffusa nei paesi imperialisti, viene dalla mancanza di senso che ha la vita di ogni individuo che non dà alla propria vita il senso che corrisponde ai rapporti sociali in cui comunque effettivamente vive, che è impedito dal darle questo senso dalla malformazione intellettuale e morale e dalle imposizioni della borghesia imperialista e del suo clero: questi infatti avocano a sé, con diritto d’esclusiva, come monopoli, la gestione del sistema di relazioni sociali, gestione che oggi nei paesi imperialisti è quello che dà senso alla vita dell’individuo. Di fronte alla depressione, la cura suggerita dalla borghesia imperialista e dal suo clero è cercare in un maggiore ripiegamento su se stessi o nell’attivismo volontario e volontarista, nella maniacale dedizione a non importa quale attività, la soluzione al malessere psicologico, intellettuale e morale prodotto dal ripiegamento su se stessi o dall’attivismo non dettato da necessità ed efficacia reali (oggi il lavoro dei volontari è quasi sempre destinato a riempire buche che il corso corrente delle cose scava, a mettere pezze a malattie che il sistema di relazioni sociali genera a getto continuo e anche il lavoro in produzione (il lavoro remunerato che produce beni o servizi) è per lo più lavoro superfluo che potremmo far fare dalle macchine e infatti i padroni ne fanno sempre più spesso a meno).

La vita degli individui oggi nei paesi imperialisti è sociale quanto non lo è mai stata, ma la società è governata con principi, criteri e regole di altri tempi, quando la coesione sociale che oggi è nei fatti (città, lavoro combinato, mercato, internet, trasporti, ecc.) non esisteva ancora; è diretta da una classe sociale espressione di quella società arretrata rispetto all’attuale che impone e perpetua la propria direzione con la forza e la malformazione morale e intellettuale. Le persone sono assembrate in condomini, ma indotte a comportarsi come si comportavano gli individui che vivevano isolati nelle campagne: il massimo consentito è comportarsi come quelli si comportavano solo nei giorni di festa.

Il Partito nei paesi imperialisti lo costruiamo con gli uomini malformati dalla borghesia imperialista e dal suo clero, dal sistema di relazioni sociali imposto e perpetuato da questi; ma lo costruiamo trasformando in uomini nuovi, in costruttori del nuovo mondo, quegli uomini che si costringono a compiere uno sforzo particolare per liberarsi dall’eredità e dal marchio del vecchio mondo: l’uno si divide in due.

Nicola P.