La Voce 49 - Indice

La Voce 49 del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVII marzo 2015

La nostra lotta e il Partito dei CARC

Il corso delle cose, anzitutto la prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale ma anche l’azione condotta dalla borghesia imperialista da quando con l’esaurimento della prima ondata ha ripreso in mano la direzione del mondo, ha potentemente unito l’umanità intera. Prima si è unita nella fiduciosa e feconda lotta per un futuro di civiltà e di progresso che la vittoria della Rivoluzione d’Ottobre aveva acceso in ogni paese del mondo. Ora si trova unita nel vortice di miseria, di inquinamento e di guerra in cui il sopravvento della borghesia imperialista e del suo clero, in particolare la Comunità Internazionale dei gruppi finanziari europei, americani e sionisti, ha trascinato e trascina il mondo intero. Oggi gran parte dell’umanità vive nello sconforto e nella disperazione, molti si ubriacano e distraggono in mille modi e perfino danzano come i condannati a morte danzavano sulla tolda del Titanic. La borghesia imperialista e il suo clero non possono fare altro che imporre sofferenze ed evasione nello stordimento e in illusioni che si alternano alla disperazione e al nichilismo morale e intellettuale. Stiamo vivendo un periodo di corruzione e di abbrutimento prodotti della sconfitta che il movimento comunista ha subito a causa dei suoi propri limiti. Solo la rinascita del movimento comunista può tirar fuori l’umanità da questo vortice.

La nostra impresa è del tutto possibile: dobbiamo solo superare i limiti che hanno impedito al movimento comunista di condurre la prima ondata della rivoluzione proletaria alla completa vittoria in tutto il mondo. Noi comunisti dei paesi imperialisti siamo in una posizione privilegiata, perché l’instaurazione del socialismo, la vittoria della rivoluzione socialista nei paesi imperialisti, in paesi come il nostro, sarà un evento decisivo per tutta l’umanità.

Sta quindi a noi comunisti scuoterci di dosso l’influenza morale e intellettuale della borghesia imperialista e del suo clero, rompere i mille vincoli della vita quotidiana con cui essi rendono difficile a ogni uomo e donna delle masse popolari di dedicarsi senza riserve alla rivoluzione socialista. Chiunque lo fa, apre la strada anche ad altri che lo faranno.

La rinascita e la vittoria del movimento comunista sono certi, perché l’umanità non ha altro futuro di vita e di progresso. Il nuovo Partito comunista italiano è un partito ancora piccolo, ma ha già compiuto un grande lavoro per chiarire i limiti nella comprensione da parte dei comunisti delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe, che hanno portato all’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria, per mettere a punto la strategia e i principi di tattica e organizzativi che i comunisti devono seguire per essere promotori efficaci della rivoluzione socialista. È ad assimilare e sviluppare i risultati di questo lavoro che il nuovo Partito comunista italiano chiama tutti i lavoratori avanzati, in primo luogo gli operai. Ad assimilare e sviluppare i risultati di questo lavoro il nuovo PCI chiama le donne delle masse popolari, i giovani, gli immigrati, i disoccupati. A dare il loro contributo a questo lavoro il nuovo PCI chiama i pensionati delle masse popolari.

Questa è la via per provvedere al nostro futuro e per aiutare la masse popolari di tutto il mondo.

L’avvento del governo Tsipras in Grecia, la guerra in Ucraina, la guerra e gli sconvolgimenti nel Medio Oriente e nel Nord Africa si aggiungono alle misure antipopolari del governo Renzi e allo sfacelo che la Repubblica Pontificia impone al nostro paese in ogni campo, a conferma della bontà del preciso piano d’azione che il nuovo Partito comunista italiano persegue (Per instaurare il socialismo, un preciso piano d’azione, fondato su giusti e fermi principi, in La Voce 46, marzo 2014).

Costituire il Governo di Blocco Popolare, creare le condizioni per la sua costituzione, moltiplicare la creazione di Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista e di Organizzazioni Popolari in ogni azienda pubblica e in ogni zona, orientare le OO e le OP a coordinarsi tra loro, ad agire come nuove autorità pubbliche, fino a costituire un loro governo d’emergenza e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia rendendo il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della RP: questa è la via su cui devono avanzare le masse popolari.

Il nuovo Partito comunista italiano si appella al Partito dei CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza delle masse popolari al procedere della crisi del capitalismo - per il Comunismo) perché faccia della costituzione del Governo di Blocco Popolare e della creazione delle condizioni necessarie alla sua costituzione l’obiettivo centrale del P.CARC, lo traduca in un giusto e preciso piano d’azione e si dia i mezzi per attuarlo. È la via su cui il P.CARC si è di fatto da tempo instradato, spinto dalle circostanze. È l’obiettivo centrale del suo IV Congresso che il P.CARC sta preparando. Il (n)PCI appoggerà pienamente questa nuova fase della vita dei CARC.

Il nuovo Partito comunista italiano si appella a tutti quelli che sono consapevoli dell’urgenza di far fronte al catastrofico procedere della crisi generale del capitalismo, perché si uniscano nelle file del P.CARC o collaborino con il P.CARC, perché lottino per la costituzione del GBP e la creazione delle condizioni della sua costituzione, per moltiplicare il numero di OO e OP e orientarle a formare un loro governo d’emergenza.

Fare di ogni lotta rivendicativa una scuola di comunismo, lo spunto per costituire OO e OP.

Fare delle prossime elezioni regionali e comunali di maggio un momento di propaganda e mobilitazione per la costituzione di OO e OP. Appoggiare solo i candidati che si impegnano a costituire Amministrazioni Locali d’Emergenza e che dimostrano già con la loro attività attuale di farlo e denunciare da subito, già in campagna elettorale, gli altri perché quello che di buono per le masse popolari promettono, certamente non lo faranno visto che non si danno i mezzi per farlo.

Spingere con ogni mezzo gli esponenti della sinistra sindacale, i notabili democratici della società civile e della pubblica amministrazione, i portavoce della sinistra borghese a costituire Comitati di Salvezza Nazionale (CSN) che promuovano la costituzione di OO e OP e sostengano l’attività di OO e OP perché operino come Nuove Autorità Pubbliche.

Il nuovo Partito comunista si appella a tutti gli operai avanzati, ai giovani, ai lavoratori, alle casalinghe, agli immigrati e ai pensionati avanzati perché si dedichino senza riserve alla rivoluzione socialista e raggiungano le file del (n)PCI costituendo ovunque nella clandestinità Comitati di Partito. Il primo passo è organizzarsi, studiare il Manifesto Programma del Partito e mettersi clandestinamente in contatto con il Partito.

Claudio G.