La Voce 52

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVIII - marzo 2016

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Per il marxismo-leninismo-maoismo la scienza delle attività con cui gli uomini fanno la loro storia

Mao Tse-tung

 Quest’anno, a cento anni dalla prima Guerra Mondiale scatenata dalla borghesia imperialista, cadono alcuni anniversari che sono occasione di importanti riflessioni per noi comunisti e per tutte le persone decise a mettere fine al catastrofico corso delle cose che il sistema imperialista impone al mondo e convinte che le attività con cui gli uomini fanno la loro storia sono oggetto di conoscenza e di scienza come tutte le altre attività umane. Ogni anniversario offre lo spunto per nostre iniziative di propaganda.

•  L’80° anniversario della costituzione dei governi di Fronte Popolare in Spagna (febbraio 1936) e in Francia (maggio 1936) e dell’inizio della Guerra di Spagna (luglio 1936).

•  Il 60° anniversario del XX Congresso del PCUS (febbraio 1956) che segna l’ascesa al potere dei revisionisti moderni (Kruscev e poi Breznev) in Unione Sovietica e l’avvio della II fase della sua storia, quella del ritorno graduale e pacifico in seno al sistema imperialista mondiale, fase che si protrasse fino all’inizio degli anni ’90 disgregando e corrompendo l’opera costruita sotto la direzione di Lenin e di Stalin.

•  Il 50° anniversario dell’avvio della Rivoluzione Culturale Proletaria lanciata nell’agosto 1966 dalla XI sessione del CC del PCC guidato da Mao Tse-tung, rivoluzione intesa a preservare e rafforzare la costruzione del socialismo in Cina (RPC) e il suo ruolo di base rossa della rivoluzione proletaria mondiale.

•  Il 40° anniversario della morte di Mao Tse-tung che nel giro di poco tempo fu seguita dall’ascesa al potere dei revisionisti moderni (Teng Hsiao-ping) e dall’ingresso della RPC nella II fase della sua storia, quella del ritorno graduale e pacifico in seno al sistema imperialista mondiale, fase che si protrae ancora oggi e mette la RPC alle prese con la fase acuta e terminale della crisi generale del capitalismo.

Per motivi diversi, da ognuno di questi eventi noi possiamo e dobbiamo trarre insegnamenti di grande utilità per la guerra popolare rivoluzionaria che stiamo conducendo per fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Incitiamo quindi tutti gli organismi del Partito e sollecitiamo i singoli membri a prendere l’iniziativa di organizzare riunioni di studio tra i membri del Partito, tra i membri della Carovana del (n)PCI e tra gli elementi avanzati della classe operaia e del resto Mao Tse-tung e gli operai metalmeccanicidelle masse popolari (in particolare tra gli studenti delle Scuole Medie Superiori e nelle Università) e riunioni pubbliche  per far conoscere l’uno o l’altro di quegli avvenimenti e trarne lezioni per la lotta di classe in corso. Non occorre che gli esperti, gli studiosi e gli oratori che chiamiamo a illustrarlo abbiano già assimilato le lezioni che noi ne abbiamo tratto: basta che creino il contesto per propagandarle. Il Manifesto Programma del (n)PCI, le Opere di Mao Tse-tung, le altre pubblicazioni delle Edizioni Rapporti Sociali, la collezione della rivista Rapporti Sociali, vari numeri di La Voce  contengono approfondite analisi e riflessioni su questi avvenimenti. Bisogna prenderle come guida per le riunioni di studio e di propaganda e incitare a studiarle.

Ancora oggi decine di migliaia di compagni che hanno “la falce e martello e la bandiera rossa nel cuore” si chiedono, senza avere risposte se non disfattiste e liquidatorie, anticomuniste,

Mao Tse-tung e i lavoratori della comune- perché nessuno dei partiti comunisti, costituiti in tutti i paesi imperialisti sotto l’impulso e come sezioni dell’Internazionale Comunista, ha instaurato il socialismo durante la prima crisi generale del capitalismo (1900-1950);

- perché dopo la seconda Guerra Mondiale e fino agli anni ’70 in tutti i paesi imperialisti gli operai e le masse popolari sono riusciti a strappare conquiste in ogni campo della vita sociale e a partire dagli anni ’70 queste conquiste la borghesia le ha rosicchiate, pervertite, cancellate o lo sta facendo;

- perché e come i primi paesi socialisti hanno abbandonato la costruzione del socialismo e il ruolo di base rossa della rivoluzione proletaria mondiale e si sono in vari gradi e forme reintegrati nel sistema imperialista mondiale di cui avevano rotto le catene.

Tutti quelli che vogliono porre fine al catastrofico corso delle cose, che lottano per la rinascita del movimento comunista, hanno bisogno di risposte esaurienti e scientificamente fondate a queste questioni perché è su questa base che possono decidere in modo scientificamente fondato che fare oggi. Il maoismo ha dato risposta universale, ossia a livello generale, a queste questioni e il nostro Partito l’ha tradotta nel particolare dei paesi imperialisti e del nostro paese.

Senza una visione generale della storia e delle epoche che si sono succedute è impossibile comprendere i singoli avvenimenti del passato né quelli contemporanei di ogni giorno. Ognuno di essi nella realtà è connesso agli altri avvenimenti della sua epoca e al corso della storia da cui è sorto. Solo con una giusta visione del quadro d’insieme  riusciamo a comprendere la sua natura. La natura di ogni avvenimento è determinata in misura imprescindibile anche dal contesto in cui si è svolto. Uno spintone è un gesto per salvare una persona da un’auto che sta per investirla ed è anche un gesto per far cadere una persona in un burrone. Apparentemente si tratta in ambedue i casi della stessa azione (“uno spintone è uno spintone”), ma in realtà sono azioni di natura assolutamente diversa perché diversi sono i contesti.

Il clero ripete visioni d’insieme con cui le classi dominanti del passato hanno giustificato il loro sfruttamento agli uomini che stentavano a ricavare dal resto della natura di che vivere. La borghesia imperialista (e la sinistra borghese che riecheggia la sua concezione del mondo e rimastica le sue immaginazioni), stante la potenza delle forze produttive che proprio la borghesia ha fatto mettere a punto, non sa come giustificare il proprio dominio fatto di sfruttamento, di miseria, di ignoranza, di abbrutimento e di guerre: essa semplicemente semina confusione e diversione.

Noi comunisti siamo promotori della mobilitazione delle masse popolari a instaurare il socialismo: diffondere la verità sul mondo e sulla società ed elaborarla è uno dei nostri compiti imprescindibili per trasformarlo.

Il CC del (nuovo) Partito comunista italiano