La Voce 53

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVIII - luglio 2016

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La seconda ondata della rivoluzione proletaria mondiale

 

“Grande è il disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente”. Il nostro compito non è contemplare il disordine o deplorarlo. Il nostro compito sta nel portare le masse popolari a instaurare il socialismo.

Gli scontri in seno alla borghesia, tra gruppi e istituzioni, si fanno più aspri. I vertici della Repubblica Pontificia incontrano crescenti difficoltà a governare il paese, si aggrovigliano nelle loro contraddizioni e nella loro impotenza a governare gli avvenimenti, la realtà sfugge loro di mano. Lo stesso avviene a livello internazionale, alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti: in Europa, negli USA, in Giappone, in Israele, in Turchia, in ognuno dei paesi e dei continenti che la CI devasta e inquina con le sue guerre e i suoi investimenti massacrando e storpiando uomini e costringendone milioni a emigrare.

La borghesia imperialista e segnatamente la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti impongono all’umanità, in ogni angolo del mondo, grandi sofferenze. Più di quanto avveniva nel passato? La risposta è diversa da regione a regione, da classe a classe, di momento in momento, a seconda del passato che consideriamo. Quello che è certo è che in ogni angolo del mondo la borghesia imperialista sta eliminando conquiste e progressi che le masse popolari le avevano strappato nella prima parte del secolo scorso, durante la prima ondata della rivoluzione proletaria. Come è certo che in ogni angolo del mondo le masse popolari dispiegano una resistenza (più o meno accanita da una regione all’altra, da una classe e da un gruppo sociale all’altro) all’operato della borghesia e le rendono difficile la vita.

È compito di noi comunisti rafforzare questa resistenza e guidarla fino a che diventi una forza capace di prendere il potere, eliminare il potere della borghesia imperialista e delle altre classi reazionarie, cambiare definitivamente il corso delle cose. Come?

Solo instaurando il socialismo possiamo cambiare definitivamente il corso delle cose. La rivoluzione socialista inquadra e dà senso a ognuna delle attività che conduciamo già oggi e ha come obiettivo l’instaurazione del socialismo nel nostro paese: siamo infatti sicuri che il primo paese imperialista che romperà le catene della CI mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi. L’Italia può essere questo paese: per le sue caratteristiche, per la storia che ha alle spalle, per il ruolo che ha oggi in Europa e nel mondo, perché è la sede del Vaticano, il centro della Chiesa Cattolica, un’organizzazione ramificata praticamente in tutto il mondo, uno dei pilastri del sistema imperialista mondiale.

Solo facendo leva principalmente sulla classe operaia (i lavoratori impiegati nelle aziende capitaliste) e sui proletari dipendenti dalla Pubblica Amministrazione saremo in grado di mobilitare il resto delle masse popolari (i disoccupati, i lavoratori autonomi, i lavoratori precari, le casalinghe, gli studenti, gli immigrati, i pensionati e gli emarginati) e di far svolgere un’attività specifica alle donne, ai giovani, agli immigrati e ai pensionati. Il centro del nostro lavoro consiste quindi nel mobilitare e organizzare la classe operaia e i proletari della Pubblica Amministrazione e orientare l’attività degli organismi da loro formati.

Innumerevoli sono le attività di resistenza compiute spontaneamente da individui, organismi, gruppi sociali e classi. Con la sua attività mirata e consapevole il Partito comunista può e deve farle combinare a creare nel paese un nuovo potere fino a sostituire ed eliminare quello della Repubblica Pontificia.

Quale partito comunista? Non dipende dalle attività della borghesia imperialista. È prodotto dall’attività cosciente che svolgiamo guidati dalla concezione comunista del mondo che è la scienza delle attività con cui gli uomini fanno la loro storia.