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del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XX luglio 2018

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Il governo M5S-Lega e la rivoluzione socialista in corso

La costruzione del nuovo potere, il potere delle masse popolari organizzate

Il governo Di Maio-Salvini è il risultato della breccia che le masse popolari insofferenti degli effetti del “programma comune della borghesia imperialista” hanno aperto nel sistema politico delle Larghe Intese votando M5S (10.7 milioni) e Lega (5.7 milioni) e con l’astensione dal voto (i milioni che trent’anni fa avrebbero votato i partiti delle Larghe Intese). È la versione italiana della svolta in corso in tutti i paesi imperialisti. Per quanto riguarda l’Italia, noi comunisti ci proponiamo di allargare la breccia: approfittiamo della svolta politica in corso per proseguire con più forza, in condizioni più favorevoli e con più appigli il lavoro rivoluzionario che avevamo in corso (la creazione del nuovo potere, il potere delle masse popolari organizzate) con l’obiettivo immediato della costituzione del Governo di Blocco Popolare (GBP) che darà luogo a un livello superiore della lotta di classe e all’avanzamento della rivoluzione socialista. In questa opera ci basiamo principalmente sulle nostre forze, sulle forze e risorse delle masse popolari italiane e sulle contraddizioni in campo nemico, ma, rompendo le catene della Comunità Internazionale degli imperialisti europei, USA e sionisti, l’Italia farà scuola e sarà d’aiuto alle masse popolari degli altri paesi e riceverà da esse appoggi d’ogni sorta. La nostra è un’impresa nazionale ma internazionalista.

Noi promuoviamo con tutte le nostre forze la costruzione del potere delle masse popolari organizzate. Mobilitiamo cioè le masse popolari a costituire organizzazioni operaie (OO) e organizzazioni popolari (OP) che

- prendono iniziative per garantire i servizi (in primo luogo abitazione, sanità, istruzione, assistenza, sicurezza e trasporti), la produzione, la distribuzione e gli altri aspetti della vita sociale che la borghesia e il suo clero non assicurano più,

- orientano la coscienza e dirigono l’azione di altre parti delle masse popolari,

- creano proprie istituzioni e relazioni per gestire la vita sociale senza la borghesia imperialista e il suo clero,

- contrastano principalmente con queste iniziative la mobilitazione reazionaria: la mobilitazione delle masse popolari contro gli immigrati molti dei quali costituiscono la parte più emarginata e abbrutita delle masse popolari emarginate e abbrutite dalla borghesia imperialista.

Il potere delle masse popolari organizzate è un nuovo potere, la cui costruzione incomincia per forza di cose ora qui e ora là dove ci sono condizioni favorevoli, avanza a macchia di leopardo ma con continuità e su scala crescente e culminerà con l’instaurazione dello Stato socialista.

Il potere delle masse popolari organizzate è l’unica via realistica per farla finita con il corso catastrofico delle cose che i gruppi imperialisti italiani e stranieri, la Comunità Internazionale impersonata da NATO, Unione Europea, Banca Centrale Europea e Vaticano, impongono anche nel nostro paese. Le altre vie sono illusioni o imbrogli.

Il potere delle masse popolari organizzate è il potere sovietico nelle condizioni concrete dell’Italia di oggi.

Per ora il nuovo potere è ancora poca cosa: molti embrioni di organizzazioni operaie e popolari, alcune organizzazioni più sviluppate e alcune poche già consolidate e con una certa coscienza dei grandi compiti che spettano loro per costruire il futuro. Organizzazioni che hanno già incominciato ad esercitare una certa influenza ognuna soprattutto sulle masse popolari della sua zona, a orientarle e a mobilitarle in alcune iniziative pratiche e in una certa misura, ancora molto limitata, anche a orientare alcune attività delle Amministrazioni Locali.

Promuoviamo la costruzione del potere delle masse popolari organizzate ben consapevoli dei limiti che esso supererà solo gradualmente, passo dopo passo. Noi viviamo in un paese imperialista. Viviamo cioè in un sistema economico e sociale molto integrato, molto collettivo, dove ogni persona e ogni parte è strettamente connessa alle altre. Ci sono tutte  le premesse che, se gestite dalle masse popolari organizzate e coscienti secondo un piano comune, darebbero vita a un sistema radioso quale il genere umano non ha ancora mai conosciuto: il socialismo e la transizione al comunismo. Ma il sistema attuale è invece affetto da un’infezione devastante: l’iniziativa economica è ancora nelle mani dei capitalisti, ogni azienda è proprietà privata di qualcuno di loro che la usa per aumentare il suo capitale (fare profitti). Il potere centrale è nelle loro mani: sono loro che hanno in mano il governo del paese, lo Stato, la Pubblica Amministrazione e il sistema monetario. In un simile contesto il nuovo potere ha limiti ristretti: ogni OO e OP opera solo su scala locale, non orienta l’attività del governo centrale del paese che le è anzi ostile, impone solo con pressioni e ricatti a singoli esponenti e organismi della Pubblica Amministrazione centrale e locale di contribuire alle misure che le OO e OP intendono attuare, solo con pressioni e ricatti neutralizza singoli progetti distruttivi dei capitalisti, delle loro banche e istituzioni finanziarie e l’azione devastante degli esponenti e organismi del sistema politico delle Larghe Intese. Dobbiamo orientare ogni OO e OP a occupare pienamente in ogni campo gli spazi disponibili, a forzare al massimo i limiti con coraggio e con vigore, a coordinarsi con le altre organizzazioni e a lavorare energicamente e con iniziativa con esse per creare le condizioni per costituire un loro governo comune per tutto il paese, farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia e farlo operare con efficacia e successo nonostante il boicottaggio e il sabotaggio di gran parte dell’apparato statale che esso erediterà e l’aggressione di tutta la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti in combutta con quelli italiani e con il clero capeggiato dal Vaticano.

 

La situazione è favorevole. Nel campo nemico è in corso una crisi profonda e inarrestabile. I capitalisti non riescono più a formare governi stabili in nessun paese imperialista e tutto il mondo ribolle contro il loro sistema di relazioni internazionali. Negli USA hanno formato un governo di avventurieri. L’Unione Europea è dilaniata dall’opposizione delle masse che in qualche modo prorompe in ogni paese. I sionisti d’Israele sono avviluppati in una sequela di avventure criminali tali che una ne genera un’altra.

In Italia le elezioni del 4 marzo hanno aperto una breccia nel sistema politico che da quasi trent’anni governa il nostro paese ed è basato sulla collaborazione tra la coalizione del Partito Democratico di Prodi e di Renzi e la coalizione che fa capo a Berlusconi. Esso ha cercato di portare a fondo, sotto il protettorato della NATO, dell’Unione Europea, della Banca Centrale Europea e del Vaticano, l’eliminazione delle conquiste che le masse popolari hanno strappato alla borghesia nel periodo del capitalismo dal volto umano quando il movimento comunista era forte nel mondo.

Il governo Di Maio-Salvini è un governo provvisorio e di compromesso. Il M5S ha avuto dalle masse popolari 10.7 milioni di voti ma non è espressione delle masse popolari organizzate. La Lega ha avuto 5.7 milioni di voti da masse popolari che rigettano il sistema delle Larghe Intese, ma essa è ancora intimamente legata alla coalizione di Berlusconi e al sistema delle Larghe Intese. Il loro governo è nato non a furor di popolo ma per un accordo stretto con i mandanti italiani e stranieri del sistema delle Larghe Intese. Le misure promosse dai sinceri democratici presenti in questo governo saranno denigrate e boicottate dagli altri membri del governo, dai mandanti e dagli esponenti delle Larghe Intese e dalla loro Pubblica Amministrazione. I promotori di queste misure o si legheranno alle masse popolari organizzate o saranno emarginati, estromessi o rovesciati. I vertici della Repubblica Pontificia lo hanno accettato con l’intesa di “cambiare tutto per non cambiare niente”, per continuare come prima. Ma il governo provvisorio è nato dall’indignazione delle masse popolari: è solo il primo passo di un percorso storico che proseguirà.

Dobbiamo approfittare di questa situazione per avanzare nella costruzione del potere delle masse popolari organizzate, mantenendo la nostra autonomia e tenendo l’iniziativa in mano, chiamando in ogni modo le masse popolari a valutare persone e organismi dalle loro azioni e a organizzarsi per far valere i propri interessi, facendo “scuola di comuni smo”. Dobbiamo orientare le OO e OP

- a “prendere in parola” M5S e Lega, il loro “governo del cambiamento” e i singoli esponenti, esigendo che attuino le misure favorevoli alle masse popolari che hanno promesso, prendendone direttamente ed esigendo che essi le appoggino, sviluppando un analogo rapporto non solo con esponenti e attivisti locali del M5S ma anche con quelli della Lega, distinguendo per ognuno le azioni dalle parole e tenendo conto che in definitiva le masse popolari li valuteranno per le loro azioni più che per le loro parole;

- a esigere da organismi e personaggi dei sindacati di regime e del sistema politico delle Larghe Intese che denunciano malefatte e limiti, veri o inventati, del governo M5S-Lega, che essi usino i poteri di cui continuano a disporre (a livello locale, nella Pubblica Amministrazione e altrove) per fare in ogni campo il contrario di quello che denunciano e appoggiare le OO e OP;

- a esigere dagli esponenti dei “tre serbatoi”, delle amministrazioni locali, degli organismi della sinistra borghese che appoggino concretamente le iniziative pratiche delle OO e OP con i poteri e le risorse di cui ognuno dispone: che le masse li valutino dalle loro azioni.

Oltre all’azione che svolgiamo direttamente, noi

- appoggiamo senza riserve i compagni del Partito dei CARC e tutti i compagni di altri partiti e organismi che lavorano con coscienza e devozione a questa grande impresa nazionale ma internazionalista,

- facciamo in ogni modo appello anche ai fautori, attivisti e membri del “governo del cambiamento” M5S-Lega a promuovere la formazione di OO e OP e ad appoggiarne l’attività.

Questa è la linea che dobbiamo imboccare con forza, coraggio e fiducia nella nostra vittoria. A ogni membro e candidato del Partito spetta di occupare un posto d’onore in questa grande impresa. Il Partito, ogni organismo e membro del Partito deve impegnarsi, con iniziativa e applicando il materialismo dialettico per conoscere giustamente e agire efficacemente, a conquistare a questa impresa altri promotori, a convogliare nel compimento di questa impresa e a far confluire nel gran fiume della rivoluzione socialista l’attività della sinistra di ogni ambiente e contesto in cui sono presenti le masse popolari. La clandestinità ci consente di essere presenti dovunque, anche dove il nemico cerca di impedircelo o neanche lo sospetta. Le nostre forze sono ancora limitate, ma cresceranno perché le masse popolari hanno bisogno del socialismo e noi siamo devoti senza riserve alla loro causa e abbiamo tratto lezione dal declino subito dal movimento comunista nel secolo scorso, quando si è esaurita l’ondata di rivoluzioni che la nascita e lo sviluppo dell’Unione Sovietica di Lenin e di Stalin avevano sollevato in tutto il mondo cancellando il ricordo della sconfitta della Comune di Parigi. Abbiamo fatto nostra la lezione di Mao Tse-tung e della Rivoluzione Culturale Proletaria con cui sotto la sua guida il Partito Comunista Cinese ha ritardato l’instaurazione del capitalismo in Cina.

Anna M.

 

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Governo M5S-Lega e Governo di Blocco Popolare

Anche dando credito alle migliori intenzioni dei membri del “governo del cambiamento” M5S-Lega e pur essendo anch’esso un governo provvisorio, il Governo di Blocco Popolare è cosa nettamente distinta dal governo M5S-Lega. Non solo perché il GBP sarà composto solo da personaggi che godono della fiducia delle masse popolari organizzate e perché viene fatto ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia, ma principalmente perché

1. il GBP poggia sulle masse popolari organizzate, cioè sulle organizzazioni popolari e principalmente sulle organizzazioni operaie;

2. il GBP lo fa ingoiare ai vertici della RP la combinazione delle OO e OP e degli esponenti del “tre serbatoi”;(1)

3. il GBP dà forma e forza di legge alle misure che le OO e OP indicano per far fronte  al marasma sociale prodotto dall’applicazione pluridecennale del “programma comune della borghesia imperialista”;

4. il GBP poggiando sulle OO e OP non esita ad espropriare le aziende che i rispettivi capitalisti apertamente o subdolamente cercano di ridurre, chiudere, delocalizzare, far funzionare con lavoratori precari, in nero o in appalto e subappalto;

5. il GBP appoggia l’iniziativa dei proletari che fanno assistenza alle famiglie o vendono la loro forza-lavoro in prestazioni per loro natura saltuarie e occasionali a costituire organismi che migliorino le loro condizioni di lavoro e diano stabilità all’attività dei singoli individui (agenzie locali),

6. il GBP poggiando su OO e OP non esita a epurare la Pubblica Amministrazione che esso eredita da tutti i funzionari civili e militari che non eseguono fedelmente e onestamente, con tutta la loro perizia professionale, le direttive del nuovo governo e che si oppongono alle OO e OP;

7. il GBP ha nelle OO e OP le forze decisive per far fronte al boicottaggio e al sabotaggio della Pubblica Amministrazione che esso eredita e all’aggressione commerciale, finanziaria e militare del sistema dei gruppi imperialisti italiani e stranieri che fanno capo alla CI.

Stante la lentezza con cui finora è avanzata la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato la nostra parola d’ordine politica immediata non è “instaurazione del socialismo”, ma “costituzione del GBP”.

Con il GBP la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato procederà più celermente e si creeranno le condizioni per instaurare il socialismo. Con la costituzione e l’opera del GBP la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato avanzerà celermente perché il (n)PCI e la sua Carovana saranno lungimiranti, avveduti ed energici promotori dell’orientamento e dell’attività delle OO e OP e del loro governo d’emergenza.

 

1. I tre serbatoi: con questa espressione indichiamo i sinceri democratici delle amministrazioni locali e della società civile, la sinistra dei sindacati di regime e alternativi, gli esponenti non visceralmente anticomunisti della sinistra borghese.

 

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Lenin spazza via re e capitalisti