Il congresso di fondazione del POSDR

In marzo cade l’anniversario del congresso di fondazione del Partito Operaio Socialdemocratico della Russia (POSDR), che nel 1918 assunse il nome di Partito Comunista (bolscevico) della Russia. Il congresso si tenne nel 1898 a Minsk, in Bielorussia e vi parteciparono 9 delegati in rappresentanza di 4 organizzazioni territoriali (le Unioni di lotta di Pietroburgo, di Mosca, di Kiev e di Iekaterinoslav) e del Bund, Unione generale socialdemocratica ebrea. Nelle sue risoluzioni e nel Manifesto il Congresso proclamò costituito il partito. La costituzione effettiva del partito avvenne più tardi, al secondo congresso che si tenne dal 17 luglio al 10 agosto 1903 prima a Bruxelles poi a Londra e a cui parteciparono già 43 delegati di 26 organizzazioni locali o funzionali.

Tuttavia l’atto formale della costituzione proclamata nel 1898 dal congresso di Minsk ebbe, nella Russia e nel contesto internazionale di allora, una grande importanza per la propaganda rivoluzionaria e per la raccolta dei rivoluzionari russi e segnò un salto nella costruzione del partito in Russia. L’avvenimento al momento passò inosservato agli occhi della “opinione pubblica”, tuttavia il congresso dei nove delegati di Minsk occupa un posto di rilievo nella storia mondiale. Esso segnò la nascita dell’unico partito della Seconda Internazionale che fu all’altezza dei compiti che la situazione rivoluzionaria in sviluppo creata dalla prima crisi generale del capitalismo pose al movimento comunista.

Tramite la sua azione il movimento comunista divenne una potenza mondiale e arrivò nel 1950 a dirigere circa un terzo dell’umanità e a costruire un enorme patrimonio di esperienze di cui il movimento comunista si avvarrà nella nuova ondata della rivoluzione proletaria, come nella prima ondata si avvalse dell’esperienza della Comune di Parigi.