La Voce 76 (ritorna all'indice)

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXVI - marzo 2024

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Lettera alla redazione

Alcune critiche sulla nostra analisi della RPC

Cari compagni,

vi scrivo in merito alla serie di articoli di approfondimento sulla RPC usciti negli ultimi numeri di La Voce. In particolare vi scrivo perché non mi tornano alcune delle conclusioni che vengono tratte rispetto alla natura della RPC e alla lotta tra due linee nel PCC.

Nell’articolo Il 20° Congresso del Partito Comunista Cinese e le lezioni che i comunisti italiani ne devono trarre su La Voce 72, se ho ben capito, si dice in sintesi che nel PCC la sinistra è oggi al potere, dopo che la destra aveva preso le redini del partito con Deng alla morte di Mao. La sinistra avrebbe rafforzato il suo ruolo dopo l’uscita di scena di Deng e preso la guida del partito e del governo stabilmente e su larga scala con Xi Jinping.

Nell’ultimo numero de La Voce invece, nell’articolo Presentazione di La Lunga Marcia del Partito Comunista Cinese - Storia del PCC a 100 anni dalla sua fondazione, l’autore scrive: “ritengo che il (n)PCI deve riformulare la tesi secondo cui la RPC è entrata dal 1976 nella seconda fase dei primi paesi socialisti (Manifesto Programma capitolo 1.7.3. Le fasi attraversate dai primi paesi socialisti), ossia nella fase della lenta e graduale restaurazione del capitalismo”. E dopo aggiunge: “A partire dal 1976 e con la sconfitta della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria (GRCP), la direzione di Deng Xiaoping non ha seguito le orme dei revisionisti moderni affermatisi in URSS nel 1956 (XX Congresso), ma ha posto fine all’alternanza di linee dei trent’anni successivi alla fondazione della RPC. È il socialismo con caratteristiche cinesi”.

Dall’articolo non mi è chiaro se questa sia una sua opinione personale o meno, comunque non c'è nessun commento o spiegazione da parte della redazione.

Anzitutto le tesi esposte nei due articoli mi sembrano contraddittorie: in una si dice che la sinistra ha ripreso la guida del paese dopo Deng (che quindi desumo rappresentasse la destra), nell’altro si dice che la Cina non è entrata nella seconda fase dei primi paesi socialisti (cioè la destra non ne ha preso la direzione). Come possono stare assieme queste due tesi?

Oltre questo, in generale né la tesi espressa nel primo articolo né quella espressa nel secondo mi tornano.

Certamente mi mancano diversi elementi rispetto alla storia e all’attuale situazione della RPC, ma basandomi sulle mie conoscenze e su quanto ho compreso di ciò che ho studiato della letteratura della Carovana, so che dal ’76 in Cina si è proceduto a una graduale restaurazione del capitalismo, con lo scioglimento delle forme di potere popolare nate nel corso della costruzione del socialismo e della Rivoluzione Culturale Proletaria e il ritorno alla guida del partito di elementi che erano stati individuati come revisionisti, con lo smantellamento delle numerose organizzazioni che promuovevano la partecipazione delle masse alla gestione della società e alle attività propriamente umane (che si erano moltiplicate nel corso della GRCP) e con la costruzione di un’economia basata su aziende capitaliste, private e statali. Cioè proprio il processo che qualifica la seconda fase dei paesi socialisti, al contrario di quanto dice in conclusione il secondo articolo nella parte citata.

Sempre in questo secondo articolo si dice anche: “Il CE afferma chiaramente che è Deng Xiaoping che è stato a capo dell’elaborazione e della messa in opera del sistema sociale che si sviluppa con continuità fino alla RPC attuale”. Sembra anche a me che questa sia la realtà, cioè che l’attuale sistema sociale della RPC sia fondamentalmente lo sviluppo di quello imposto dalla destra capeggiata da Deng, magari con alcuni aggiustamenti, ma secondari rispetto alle questioni centrali che distinguono il processo di avanzamento nella costruzione del socialismo da quello di restaurazione del capitalismo. Ma come si può dire allora che dopo Deng alla guida del partito si è affermata la sinistra? Quali sarebbero i cambiamenti strutturali che qualificano sotto la guida della sinistra la ripresa nel processo di costruzione del socialismo? Possibile poi che la sinistra si sia affermata al potere dopo Deng senza grandi scossoni, in un contesto di sostanziale continuità con l’opera della destra, senza denunciarla?

Questi in sintesi i miei dubbi rispetto ad aspetti che credo centrali nell’analisi della storia e dell’attuale situazione nella RPC e che confido potrete chiarire. Grazie anticipatamente, saluti a pugno chiuso.

Mattia S. - 13.12.2023