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Dobbiamo porre fine alla guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari!
Comunicato CC - 12 novembre 2011

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Comunicato CC 39/11 - 14 novembre 2011
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Attaccare il nemico che è in difficoltà!

 

Berlusconi se n’è dovuto andare: le masse popolari gli hanno impedito di attuare il compito che i vertici della Repubblica Pontificia gli avevano assegnato!

 

Impediamo che Monti si installi al suo posto!

 

La borghesia imperialista mira a continuare con più ostinazione e ferocia la politica di macelleria sociale seguita dalla banda Berlusconi!

 

Altro che interesse nazionale: Napolitano è il presidente fantoccio dei traditori dell’Italia e delle masse popolari italiane!

 

I vertici della Repubblica Pontificia e della Unione Europea cercano di costituire anche in Italia, come in Grecia, un governo che goda della fiducia della comunità internazionale degli speculatori e del suo centro operativo, la grande banca d’affari Goldman Sachs dal cui nucleo dirigente provengono anche i direttori del FMI (Christine Lagarde) e della Banca Centrale Europea (Mario Draghi)!

 

Proseguire senza tregua la lotta perché le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari costituiscano un loro governo d’emergenza, un Governo di Blocco Popolare!

 

Fatto Berlusconi, bisogna impedire che si consolidi un governo Monti: sarebbe peggio di Berlusconi.

Berlusconi era nella borghesia imperialista italiana l’esponente più qualificato delle Organizzazioni Criminali e un fautore senza scrupoli e riserve della rivincita della borghesia imperialista contro la prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale. Nell’ambito di quella ondata, con la vittoria della Resistenza sul nazifascismo, le masse popolari del nostro paese, guidate dal vecchio PCI e seguendo l’esempio dell’Unione Sovietica e l’indicazione del movimento comunista internazionale, hanno strappato le conquiste e i diritti che la borghesia ora sta eliminando. Di quelle conquiste e diritti la Costituzione del 1947 era la sintesi, anche se i vertici della Repubblica Pontificia ne avevano fatto carta straccia, avevano instaurato il regime DC e posto a presidio del loro potere le truppe USA e NATO al posto delle divisioni naziste venute in soccorso dei fascisti di Mussolini e cacciate dai nostri Partigiani.

 Il compito della banda Berlusconi era eliminare quelle conquiste e quei diritti che il regime DC non era in grado di eliminare: il piano Marchionne è la sintesi del suo obiettivo. Ma neanche in connubio con i razzisti di Bossi e della sua Lega Nord la banda Berlusconi è riuscita nel suo compito. Gli stessi vertici della Repubblica Pontificia sono stati sempre divisi in proposito: una parte di essi reputava che il circo Prodi-Bersani-Bertinotti fosse più adeguato ad attuare il “programma comune” con cui la borghesia imperialista prolunga la sua esistenza a fronte alla crisi generale del capitalismo: cancellazione dei diritti e delle conquiste delle masse popolari, finanziarizzazione, globalizzazione, delocalizzazioni, privatizzazioni, esternalizzazioni, lavoro precario. Di fatto hanno trasformato il nostro paese in un cimitero di fabbriche, portato alle stelle la disoccupazione, la precarietà, l’insicurezza, l’ignoranza, l’emarginazione, l’abbrutimento e la criminalità, hanno quasi distrutto l’istruzione pubblica, la ricerca, il sistema sanitario, i servizi pubblici e il sistema pensionistico. Hanno devastato il territorio del nostro paese con le grandi opere delle speculazione o l’hanno lasciato all’abbandono e in preda ai disastri ambientali.

Ma principalmente grazie alla tenace e multiforme resistenza delle masse popolari, la banda Berlusconi non è riuscita a consolidarsi in un nuovo regime, nonostante il supporto del razzismo fomentato e promosso da Bossi e dai gruppi fascisti, stile Casa Pound e Forza Nuova. Bando ai disfattisti che dicono che Berlusconi ha dovuto mollare principalmente per opera dei vertici della Repubblica Pontificia e della UE e per decisione della Comunità Internazionale degli speculatori!

La Repubblica Pontificia è diventata il bersaglio principale della speculazione finanziaria che ha approfittato del suo enorme Debito Pubblico (poca cosa tuttavia rispetto a quello USA o giapponese) perché la banda Berlusconi non è riuscita a portare a fondo l’opera di cui era incaricata. Questo ha messo in gioco gli interessi della borghesia imperialista europea della UE che è entrata direttamente in campo.

Ora i vertici della Repubblica Pontificia devono cambiare cavallo. È il momento migliore per attaccarli con forza e sviluppare e rafforzare le tre condizioni perché le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari costituiscano un loro governo d’emergenza, un Governo di Blocco Popolare:

1. moltiplicare il numero delle OO e OP in tutto il territorio,

2. rafforzare il coordinamento tra le OO e OP a livello locale, provinciale, regionale e nazionale,

3. elevare i loro obiettivi e sviluppare la coscienza che solo costituendo un loro governo d’emergenza ognuna di loro può realizzare i suoi obiettivi, anche quelli particolari di ognuna.

 

Solo un governo d’emergenza costituito dalle Organizzazioni Operaie e dalle Organizzazioni Popolari, un Governo di Blocco Popolare, può sottrarre il nostro paese al ricatto della “Comunità Internazionale” di speculatori che detta la linea ai governi: può porre subito rimedio ai più gravi effetti economici, ambientali, sociali, intellettuali e morali della crisi del capitalismo e accelerare la rinascita del movimento comunista fino all’instaurazione del socialismo, la sola trasformazione che può mettere fine alla crisi perché mette fine al capitalismo!

 

Per imporre un loro governo d’emergenza, le OO e OP devono rendere il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e di fiducia della Comunità Internazionale degli speculatori e della borghesia imperialista UE e USA. Per questo devono:

1. fare manifestazioni di protesta e boicottare l’attività delle pubbliche autorità;

2. moltiplicare campagne di disobbedienza e insubordinazione alle autorità,

3. generalizzare l’appropriazione organizzata di beni e servizi in modo da assicurare a tutta la popolazione i beni e servizi necessari per una vita dignitosa ma resi inaccessibili dal blocco dell’attività economica;

4. generalizzare il rifiuto organizzato di pagare imposte, ticket e mutui;

5. moltiplicare gli scioperi e gli scioperi alla rovescia, principalmente nelle fabbriche e nelle scuole;

6. sviluppare le occupazioni di fabbriche, di scuole, di stabili, di uffici pubblici, di banche, di piazze, ecc.;

7. sviluppare diffusamente le attività del “terzo settore”: le attività di produzione e distribuzione di beni e servizi organizzate su base solidaristica locale;

8. moltiplicare (sul terreno economico, finanziario, dell’ordine pubblico, ecc.) le azioni autonome dal governo centrale da parte delle Amministrazioni Locali d’Emergenza sottoposte alla pressione e sostenute dalla mobilitazione delle masse, in primo luogo per attuare la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti”.

Bisogna imparare dall’esperienza a praticare e combinare a un livello superiore le otto vie.

 

Compagni, lavoratori, immigrati, giovani, casalinghe, pensionati delle masse popolari!

Noi assieme possiamo porre fine rapidamente a tutti gli effetti più gravi della crisi economica e ambientale in corso, che altrimenti si aggrava di giorno in giorno. In collaborazione con gli altri paesi che hanno i nostri stessi problemi e prendono la nostra stessa strada, possiamo avviare l’uscita del nostro paese dal marasma politico, culturale, morale, economico e ambientale in cui la borghesia e il clero ci hanno condotto.

Ognuno di noi può contribuire. Chi vuole compiere questa impresa deve organizzarsi con altri, in ogni fabbrica e in ogni azienda, in ogni caseggiato, quartiere e paese. Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari devono coordinarsi tra loro e costituire reti ad ogni livello, locale e nazionale. Le OO e le OP devono costituire un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare, che abbia come programma:

1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).

4. Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

6. Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

La garanzia del successo del GBP non sta principalmente nelle buone intenzioni e nella rettitudine individuale dei personaggi che lo comporranno: sta principalmente nel legame dialettico tra il GBP e le OO e le OP.

Il GBP deve essere composto da persone che godono della fiducia delle OO e OP e sono decise a dare forma e forza di leggi ai provvedimenti che le OO e le OP indicano caso per caso per attuare nel caso concreto quelle sei misure generali, anche se sono provvedimenti che ledono gli interessi e i privilegi della borghesia, del clero, dei  ricchi e del sistema imperialista mondiale e vanno contro le loro abitudini, le loro istituzioni, le loro aspirazioni e la loro mentalità.

Un simile governo può adottare i provvedimenti necessari per far fronte ai ricatti, alle pressioni, ai sabotaggio e al boicottaggio del sistema imperialista mondiale e della sua quinta colonna in Italia: quindi può abolire il Debito Pubblico salvaguardando solo gli interessi dei piccoli risparmiatori. A quel punto il Debito Pubblico della Repubblica Pontificia non sarà più un problema per le masse popolari: sarà un problema per i suoi creditori, le istituzioni finanziarie, le banche, i ricchi e gli speculatori. Che vadano a farsi benedire dal Papa!

Le OO e le OP sono in grado di far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione del GBP come male minore, come rimedio provvisorio alla situazione. I vertici della Repubblica Pontificia sono sempre più divisi e in lotta tra loro. I vertici della Repubblica Pontificia non hanno soluzione per la crisi politica in cui hanno cacciato il nostro paese. Le OO e le OP sono la soluzione. Basta che rendano il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia.

Messi di fronte ad una situazione del genere, i vertici della RP ingoieranno la costituzione del GBP come male minore e come misura provvisoria. Essi non sono ancora pronti a scatenare la guerra civile per reprimere l’insubordinazione delle masse popolari. Non occorreranno neanche nuove elezioni: faranno votare il GBP dal loro attuale Parlamento tutte le volte che sarà necessario. Essi conteranno di riprendere la situazione in mano sabotando l’attività del GBP. Ma una volta costituito il GBP, le OO e le OP si mobiliteranno per indicare i provvedimenti particolari e concreti da prendere, per assicurare la loro scrupolosa attuazione e per reprimere ogni tentativo di sabotare o boicottare l’attività del GBP. Così facendo esse impareranno a governare il paese e a dirigersi, si renderanno capaci di far fronte vittoriosamente alla guerra civile se gli elementi più criminali della borghesia e del clero oseranno scatenarla, apriranno la strada alla rinascita su grande scala del movimento comunista e all’instaurazione del socialismo.

Questa è la sola via per uscire dalla crisi. Non ce n’è un’altra. Oggi l’umanità ha nelle sue mani più possibilità di quante ne ha mai avute. Possiamo produrre tanti beni e servizi quanti ne occorrono perché ogni essere umano faccia una vita dignitosa, acceda al massimo delle sue capacità al patrimonio culturale e morale che l’umanità ha accumulato, partecipi alla gestione della vita politica e sociale: niente più segreti e privilegi! Possiamo conservare e migliorare l’ambiente della Terra e lanciarci in nuove conquiste.

Ma i padroni negano il futuro alle nuove generazioni. Accumulano come maniaci forsennati sempre più soldi e sempre più armi di distruzione di massa. Distruggono persino quei pochi diritti e quel poco benessere che una parte dell’umanità aveva conquistato nel secolo scorso nell’ambito della prima ondata della rivoluzione proletaria e rendono nuovamente precari i lavoratori. In ogni paese e a livello internazionale schiacciano nella miseria e nell’abbrutimento la parte meno organizzata e più debole delle masse popolari. Impongono angherie di ogni sorta agli immigrati, alle donne, ai giovani, ai pensionati. Fomentano guerre in ogni angolo del mondo e trasformano decine di migliaia di giovani in mercenari criminali. Devastano, saccheggiano e inquinano l’intero pianeta. Mettono ogni parte dell’umanità “contro il resto del mondo”, come si è lasciato andare a dire Marchionne. Anche i padroni meno arroganti dicono che non possono fare diversamente, perché lo impone la mondializzazione, la globalizzazione, la crisi, la concorrenza, il mercato, cioè il loro sistema.

 

Non lasciamo che Monti si installi!

 

Moltiplicare le proteste in ogni angolo del paese!

 

I vertici della Repubblica Pontificia cercano di costituire un governo più reazionario di quello del connubio Berlusconi-Bossi, più autoritario e violento contro le masse popolari italiane e gli immigrati, più autorevole nel campo della borghesia imperialista! Possiamo impedirlo!

 

Cresce in tutto il mondo, anche negli USA, la rivolta delle masse popolari contro il sistema imperialista mondiale!

 

Proletari e classi e popoli oppressi di ogni paese, uniamoci per porre fine al sistema imperialista mondiale e dare il via a un nuovo corso di progresso!

 

Trasformare la crisi generale del capitalismo in rivoluzione socialista!

 

Avanti verso la costituzione di un governo d’emergenza delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari, il Governo di Blocco Popolare!

 

La costituzione del GBP è un passo verso l’instaurazione del socialismo!

 

Possiamo vincere! Dobbiamo vincere! Dipende anche da ognuno di noi!

 

Costituire Comitati di Partito clandestini in ogni azienda e in ogni località!

Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

 


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