La Voce 73 (ritorna all'indice)

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXV - marzo 2023

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A ogni persona convinta che il socialismo è necessario e decisa a instaurarlo

Perché la rivoluzione socialista non avanza più rapidamente?

Le grandi mobilitazioni delle masse popolari contro la riforma delle pensioni hanno confermato l’instabilità del regime politico della borghesia imperialista in Francia. La stessa cosa mostrano le mobilitazioni in Gran Bretagna, in Grecia, in Spagna, in Portogallo, in Germania, in Israele e negli stessi USA, paese capofila del sistema imperialista mondiale. La stessa cosa mostrano in Italia l’astensione elettorale, le proteste e le mobilitazioni rivendicative. Nei paesi imperialisti la borghesia non è in grado di governare senza un certo livello di consenso e di collaborazione della massa della popolazione. La mobilitazione delle masse popolari conferma quindi che siamo in una situazione rivoluzionaria in sviluppo. Tuttavia il movimento rivoluzionario è debole. Molti a ragione fanno notare che la rivoluzione socialista avanza con estrema lentezza, alcuni dicono che non avanza affatto. In effetti pochi sono ancora i membri del (n)PCI, eppure diffondiamo La Voce 73 nella ricorrenza del 24° anniversario della pubblicazione (marzo 1999) del primo numero dedicato 1. a illustrare la natura del partito (Quale partito comunista?) che la Commissione preparatoria del congresso di fondazione del (n)PCI proponeva e 2. all’appello alle forze soggettive della rivoluzione socialista perché partecipassero alla sua costruzione.

Qual è il freno principale all’avanzata della rivoluzione socialista? Cosa è che principalmente distoglie, frena le masse popolari dal passare dal malcontento e dall’insofferenza a una rivoluzione socialista che avanza con vigore?

 La causa principale della lentezza con cui in questi anni siamo avanzati è che molti di quelli che pur sono convinti che instaurare il socialismo è necessario, non attuano quella riforma intellettuale e morale (RIM) che farebbe di ognuno di loro un efficace promotore dell’avanzata della rivoluzione socialista. Sono convinti che il socialismo è necessario, ma a causa della sconfitta che abbiamo subito nella seconda parte del secolo scorso sono demoralizzati e non hanno fiducia né in se stessi né negli altri.

Marx ed Engels ci hanno insegnato che l’umanità ha bisogno che il proletariato instauri il socialismo, che per diventare una forza capace di instaurare il socialismo il proletariato ha bisogno di un partito comunista, che ciò che distingue i comunisti dagli altri proletari è che essi hanno e applicano nella guerra del proletariato contro la borghesia una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta del proletariato.

Nel luglio 1916, nel pieno della Prima guerra mondiale, rivolgendosi alla sinistra dei socialdemocratici tedeschi, a Rosa Luxemburg, a Karl Liebnecht e ai loro compagni e seguaci (A proposito dell’opuscolo di Junius) Lenin scriveva: “Il maggior difetto di tutto il marxismo rivoluzionario in Germania è la mancanza di una salda organizzazione illegale che propugna la sua linea in modo sistematico ed educa le masse in conformità ai nuovi compiti”.

I grandi risultati raggiunti in Unione Sovietica e nel mondo nella prima parte del secolo scorso confermano gli insegnamenti di Marx ed Engels, di Lenin e di Stalin.

La sconfitta che abbiamo subito nella seconda parte del secolo scorso è dovuta ai nostri limiti nella comprensione del corso delle cose, limiti che il maoismo ci ha aiutato a comprendere: la pubblicazione delle Opere di Mao Tse-tung (Edizioni Rapporti Sociali) ad opera dei CARC ha alimentato la costituzione del (n)PCI.

A causa di quei limiti 1. non abbiamo instaurato il socialismo in nessuno dei paesi imperialisti nonostante la vittoria della Grande Guerra Patriottica dell’URSS e della Resistenza europea conseguita nel 1945 contro la terza delle aggressioni con cui i gruppi imperialisti capeggiati dai nazifascisti avevano cercato di eliminare l’URSS; 2. non abbiamo impedito che i revisionisti moderni capeggiati da Kruscev prendessero la direzione del PCUS e portassero l’URSS fino alla dissoluzione del 1991. Comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta del proletariato contro la borghesia non significa “comprensione completa”, “comprensione esauriente”. Non esiste “comprensione completa”. La comprensione del corso delle cose è per sua natura limitata. Quindi possiamo fare errori e alcuni errori portano a gravi sconfitte. A fronte di una sconfitta, bisogna individuare i limiti della propria comprensione all’origine di essa, superarli e applicare nella lotta in corso la superiore comprensione raggiunta. Oggi questo i comunisti devono fare per elevare la resistenza che le masse popolari oppongono al corso delle cose che la borghesia è obbligata a imporre. La borghesia non può che imporre un corso catastrofico delle cose perché, nonostante la sovrapproduzione assoluta di capitale nuovamente in corso dalla metà degli anni ‘70, ogni capitalista deve valorizzare il suo capitale e quello che non lo fa viene sostituito da un concorrente.

Livello e numero dei membri del Partito fanno la forza con cui facciamo avanzare la rivoluzione socialista. In sintesi il discorso che dobbiamo propagandare in Italia tra gli elementi più avanzati del movimento comunista cosciente e organizzato e tra i lavoratori più avanzati, quello che ognuno di noi deve applicare a se stesso, quello che deve dire a ogni compagno che gli chiede o che si chiede perché la rivoluzione socialista non avanza o avanza lentamente, è:

 “La rivoluzione socialista non avanza più rapidamente perché gli individui come te che vogliono farla non si comportano intellettualmente e nella pratica (nella riforma intellettuale e morale che attuano e nell’attività che svolgono verso l’esterno) come l’esperienza della prima ondata ha mostrato che i promotori della rivoluzione socialista devono comportarsi: sono più simili a Zinoviev e a Bukharin che a Lenin e a Stalin, più simili al Gramsci del 1917-1921 che a quello del 1923-1926 o del periodo in cui (ma oramai prigioniero dei fascisti) scrisse i Quaderni. Il fattore che decide della velocità con cui la rivoluzione socialista avanza è il livello e il numero dei membri del Partito comunista. Oggi ogni membro in più è prezioso”.

Che ogni lettore faccia questo discorso a se stesso e a ognuno dei suoi contatti che è in una posizione analoga alla sua e ne tragga le conseguenze!

 

Dal Comunicato CC 4/2023 - 10 febbraio 2023